Poesia Fast Evento 4 tema “Il luogo e l’attesa”
Sebastiano Impalà
Fuga
Fuggo da te
per ritrovarti in me,
sangue corrosivo
nelle mie arterie
di uomo.
Ti voglio
e,
le vene pulsano
asincrone
incessanti
maledette
fno a morire
del tuo stesso respirare
Cristina Parente
Qui
Le gambe accavallate
Un libro aperto
Il rosso dello smalto
Sfogliano l’attesa
Qui sei già maturo
Nel luogo sacro
Di un vincolo aperto
All’infinita attesa
Rosa D’agostino
Ti sto aspettando
Cala la sera sulla piazza,
sul canale,
i gabbiani
chiudon le ali,
tra i fiori,
una lacrima solca il mio viso.
T’aspetto,
non so da quanto.
La gente passa e ride,
cerco il tuo sorriso,
il tuo volto,
mi guardo attorno
e tutto parla di te,
ma tu non sei con me,
dove sei?
come stai?
con chi stai?
domande senza risposta,
e la luna si specchia sul canale,
tra i fiori me ne sto ad aspettare,
piove,
mi bagno,
ma che importa,
solo per te,
starei qui ad aspettare ore ed ore,
anche anni.
Aspetto…
vorrei alzare il viso
ed incontrare gli occhi tuoi
vorrei aprir la bocca
e sfiorar le labbra tue.
Solo come in sogno,
solo per una volta,
vorrei dirti t’amo
e stringerti al cuore,
solo
e soltanto
per una volta.
Oliviero Angelo Fuina
Nel fumo dei miei gesti a inanellare
Nel cielo che ticchetta ormai a ponente
un cane abbaia sveglio alla sua luna
io sommo passi fermi dentro gabbie
nel fumo dei miei gesti a inanellare;
è tardi questo presto che mi illude
son quasi cinquant’anni che ci prova
non serve fare finta di sapere
il giorno, da domani, forse giusto.
Il cuore di rincorsa mi precede
bagnandosi nell’onda di speranza
eppure ciò che attendo è qui vicino
lontano la distanza di un sorriso;
mi aspetto dove termina l’inchiostro
ma forse la paura lo diluisce
tra stille di un respiro che conosco
mi manco questa notte come sempre.
Vito Maurantonio
Riflessi d’anima
Cento passi in una stanza
Nel silenzio di questi muri
Rimbomba l’eco di questo su e giù
Un orologio che scandisce
Il lento scorrere delle ore di questa notte
Mentre qui manchi tu
Notte insonne
Notte di sogni
Notte di luna e di stelle
Un bicchiere di vino
Per mandare giù l’attesa di te
Un pensiero nostalgico che nasce in me
Che mi fa compagnia in questo mio attendere
Attendere il tuo battito di ali d’angelo
Attendere il profumo di rosa che lasci nell’area
Attendere un alito di vento
Che scambierò per una tua carezza
Attendere che il mio sguardo
Si posi sulla tua fotografia
Prima che la notte mi porti via
E mi regali i suoi sogni
Dentro ci sei tu e tutta la tua assenza
I riflessi della tua trasparenza
L’incontro delle nostre anime
In un mondo fatto di essenza
Tanya D’antoni
Utopia
Amore è dare mai avere
l’amore è vero se è gratuito
senza cercare nulla in cambio
non si conta ne si misura
e mai mette la maschera dell’ipocrisia.
L’amore fa star bene
e anche male
è un susseguirsi di pene
angosce
gelosie
a volte ci si sente a pezzi
e pensi di addormentarti
sperando che il dolore passi
soffrire
morire ma poi per chi?
Mi chiedo spesso
ma la felicità che noi tutti cerchiamo dov’è?
e stai li nel buio di una stanza
ad aspettare
a chiederti
cos’è l’amore?
la mia anima risponde
non vorrei che fosse solo un utopia.
Oliviero Angelo Fuina
Spettina il vento lancette bloccate
La finestra di magnolia sul lago
e i tuoi capelli sfiorano il mio petto
ti aspetto nel silenzio di un abbraccio
ogni momento nato dopo il primo;
è qui che sempre ti cerco, e ritorno
nell’attesa di un palpito infinito
ovunque la tua strada ti ha portato
è nel mio lago il tuo riflesso vero;
spettina il vento lancette bloccate
e forse non esiste in vero il tempo
è il tuo ricordo il luogo che frequento
è sempre adesso la tua pelle addosso.
Nadia Lattanzi
Attesa e ancora attesa…
Ti aspettai..
dolce presenza dopo il mio morire un pò.
Ti aspettai dentro un anima cadente e caduta per un amore ormai sfinito.
Ti trovai e accarezzai l’idea di te come un fiore appena sbocciato.
E ora che sei tra le mie braccia mi accorgo che l’attesa era, anche, di un’altra lei.
E dai lei di nuovo corri..lasciandomi ancora ad aspettare..che tu ritorni.
Sebastiano Impalà
Stromboli
Stromboli è fumo
è vita di cuori rallentati
è magma di un volto
Investito nel buio
di notti lunghe e stellate
E’ roccia
Riarsa dal sole
Forma di facce
Scolpite dal vento perenne
E’ un dio africano
da maledire e d’amare
E’ natura di case
piccole e bianche
in sontuoso contrasto
con sabbie vulcaniche
e’ pelle bruciata
da raggi maliziosi e suadenti
inventando l’amore
in piccoli anfratti di terra…
e, perdersi come conigli
lungo sciare di fuoco
spremendo ambrate bottiglie
di liquidi dolci.
E salire di notte
da solo
in cima a pensieri stantii
sentirsi compreso
nella vacuità
di un concetto
morendo d’incanto
Il domani
è un frutto gelato
Tu
questo lo sai,
timida isola!
Oliviero Angelo Fuina
Il luogo e l’attesa
I sole
L anguide
L ambiscono
U topie
O scillando
G rotteschi
O rologi
E
L’ attesa
A nsiosa
T urba
T urgide
E spressioni
S velando
A more.
Rosa Maria
Peccato all’alba.
Arriverà,
l’alba senza macchia,
ed io mi spoglierò del mio peccato,
nuda, davanti all’amore,
assaporerò le tue morbide labbra,
berrò’ da te l’amaro veleno,
influsso dell’incesto,
m’intingerò coll’olio del tuo sudore,
placando quest’intensa sete d’amore.
Rinascerò, dal mio stesso ventre,
quando ti accoglierò nelle mie membra,
darò alla luce il “senso”,
profondo e limpido,
più dell’amaro dissenso.
Regina Re
La belle et la bestie
La belle:
“Amore, un’ora è infinita senza te
quanto dovró attendere ancora
una luna, due o forse tre?”
La bestie:
“Amore, ho avuto un’idea ardita
solo un’ora e poi sarai tutta mia
nell’intervallo in mezzo alla partita!”
(Si invocano i tempi supplementari)
Kenia Cedeno
Vivo per te.
Vivo in questa notte,
buia, senza stelle
nella attesa di te.
Vivo il tuo respiro
il tuo battere d’ali
anima sola
senza vita. Dove sei?
Vivo l’amarti lento, silenzioso,
nella attesa del tuo amore
vivo per te.
Questa sera, notte fonda
dove i poeti iniziano a sognare
e io: vivo per te.
Davanti a me
questo mare del pacifico
che mi attende,
come preda,
ed io vivo per te.
Tanya D’antoni
Memoria
Dentro la mia anima
la tua immagine scolpita
lacera e graffia
con le unghie della mente
stille di sangue
cadono silenziose
ricordo attimi
d’amore puro e intenso
lacrime che scendon giù
mentre mani asciugano
pezzi di vita
che non tornano più.
Rosa D’agostino
Ti aspetterò… Oltre il tramonto
sfioriranno i fiori
passeranno le stagioni,
piangerà il cielo tingendosi di colori,
cadranno le foglie dorate
stanche senza più linfa
Senza ossigeno per respirare,
voleranno le rondini
su altri lidi
ed i gabbiani spariranno all’orizzonte,
Volerò come sabbia sospinta dal vento,
sparirò in quel cielo infinito,
mi sentirò leggera
come un aquilone
che fugge lontano,
sparirò alla vista
e varcherò la mia isola eterna.
sarò l’oblio,
la vita continua
in un’altalena di pensieri ,
di problemi irrisolti.
Il mio problema irrisolto,
lo porterò con me
nel regno dei morti,
il mio pensiero
sarà solo per te,
mi accompagnerà
nel mio lungo cammino
verso il tramonto
sarò in un giardino colmo di fiori
sarò in quella piazza
sotto un cielo d’estate,
accarezzerò
quel triste gabbiano,
ti aspetterò
senza più lacrime agli occhi,
sarà il mio angolo di cielo ,
ti aspetterò
basterà tendere le braccia
io ti vedrò spuntare
sarai con me
nel mio respiro,
laggiù…
oltre il tramonto.
Tanya D’antoni
Silenzio
Vibrano le corde dell’anima
silenziose corde del cuore
che batte le note
di un perduto amore
Angela Quercia Poetessa
L’attesa
L’attesa é qualcosa che non si può esprimere o spiegare pienamente.
L’attesa é paura, ansia, trepidazione e tanto altro,
per un messaggio o una telefonata che non arriverà.
L’attesa é carica di tensione, felicità o dolore,
come la nascita di un figlio o la dipartita di un caro.
L’attesa ti soffoca in una lenta agonia.
L’attesa é attesa
bella o brutta che sia.
Angelo Francesco Anfuso
Attesa di speranza
Questa è l’ora dell’attesa
di quel tempo che non muta
e di quel fioco raggio che non filtra.
Miro il desinar del sole
nel tacito silenzio di questo luogo,
in cui preso di nostalgia assai rodente
spiro il mio lamento.
Sobbalzano i miei ricordi
di quel beato passato
di quel tempo che Egli fu,
in cui il suo respiro mi riaccese la speranza e
consolandomi per quel futuro che
oramai non si compirà.
Vivo il mio presente,
nell’attesa che l’angoscia si celi al
prossimo torpore
di sonno
in cui tutto sarà memoria.
Solo chinando il capo
e ringraziando Colui che tutto può,
sentirò la Tue braccia sollevarmi
da questa misera vita
e portarmi con te in
quel luogo in cui l’attesa
sarà solo memoria.
Marina Isceri
La mia attesa tanto attesa
Attendere…in fondo io non è che attenda l’impossibile,
ma il giusto!!!.
Si, si, io attendo che un forte alluvione travolga la gente malvagia
che smettesse di piovere sempre sul bagnato,
attendo che carrellate di cemento
blocchino il respiro di chi parla a vuoto
io attendo che un forte insetticida velenoso
sciolga come acido i ronzii di mosche e zanzare
così almeno non dovremmo tapparci ogni volta
le orecchie per le cazzate che sparano,
attendo che la gente ogni tanto si faccia un esame di coscienza
e non solo un’enorme quantità di rottura di scatole,
io attendo da sempre che alcuni escrementi
vengano calpestati e gettati in una fogna dimenticata,
almeno non avremmo sempre la puzza sotto al naso.
In fondo, se ci pensate bene,
io attendo solo che alcuni cervelli
smettano di funzionare,
perché son talmente fusi e senza ossigeno,
da sembrare pieni di merda.
Ecco questo è ciò che attendo per davvero, semplice no?.
Purtroppo, credo che ci vorrà davvero molto tempo
prima che il mio desiderio si avveri, sarà una lunghissima attesa…
Marina Isceri
Attendo
Attendo che il cuore
sussurri altro
nuove riflessioni,
attendo certezze
da sfiorare,
un vento che non alzi
soltanto polvere,
attendo l’annullamento
del tuo ricordo.
Attendo di inseguire
le mie orme
e che il silenzio
volti pagina,
graffiti nuovi
per le strade,
un miraggio
che non sia così folle,
attendo che la notte
spenga la tua immagine
per sempre
e ritrovarmi a rimpiangere
nuove attese.
Angelo Francesco Anfuso
Memoria di un’attesa
Può mutare l’aspetto di
un albero secolare o forse
di un muro di pietra
o forse!
Mai e poi mai riuscirà a mutare
i ricordi che in cuor mio fioriscono
poiché in esso divampano e
si tramutano in
speranza.
In questo misero istante,
in questo luogo il
più intimo dell’intimo mio,
l’attesa cede il passo alla speranza
in cui il ricordo sarà solo memoria.
Memoria del tuo calore
memoria del tuo sapore
memoria del tuo respiro
memoria del tuo tutto.
Fede Giovanni Rega
La vita è l’inizio
Penso che la vita è l’inizio,sai?!
La vita è l’inizio: l’attimo prima di un bacio,
l’ora prima che la sposa arrivi all’altare,
quella notte prima degli esami,
o prima di un viaggio,
la “dolce attesa” per una futura mamma,
l’attesa meno dolce
che i tuoi sogni si realizzino;
l’ansia, l’emozione
prima di un giorno importante per te,
l’attimo iniziale,
l’eccitazione dell’anteprima,
la vita è un attendere continuo,
la vita è l’inizio.
Rosa D’agostino
Il tempo di un caffè
Ti vedevo
seduto in quel bar,
la tua agenda aperta sul tavolo,
una bibita per ingannare l’attesa.
Il tempo di un caffè,
ed io arrivo.
Ti alzi di scatto,
mi vieni incontro,
un abbraccio,
un bacio sulle guance,
i tuoi occhi fissi nei miei.
Non ricordo più l’espressione
del tuo viso,
il caffè s’è raffreddato,
il tempo del caffè è ormai passato.
Un sogno amaro
di un caffè mai preso
perchè solo sognato.
Sandro Napolitano
Nel silenzio
Nel dolce silenzio del nulla
cerco ancora il tuo sorriso
tra i volti frettolosi
che attraversano la mia speranza,
quando finalmente arriverai
sentirò anch’io le campane
e una gioia perduta da un anno
in quell’ultima volta
che i tuoi occhi hanno visto il mio pianto
e adesso aspettano chiusi
che la vita ceda alla sorte
per rivivere insieme per sempre
Fede Giovanni Rega
Eden di pace
Azzurro del mar
tutto sembra brillar
pace eterna
in quel po’ d’infinito
lì dove il sole è sceso
quasi a sfiorare la linea dell’orizzonte,
lancia riflessi aranciati ..
Noia, fatica
tutto sembra lontano
un’onda mi sfiora i piedi:
è la pace per me..
Stefano Balestrieri
L’attesa
Porgo l’animo e la mente
verso il mare all’orizzonte,
dove il sole ormai si spegne
e si inabissa lentamente.
E rimango qui sul ponte
a scrutar l’eterno spazio,
col respiro un po’sospeso
nell’attesa di un tuo abbraccio.
Fuori concorso
Maurizio Donte
Fiore d’arancio
Si chiude la sera
come un fiore arancio,
sfuma nel blu di un cielo
trapunto di stelle
e nel mar nell’eterno tramonto
s’eclissa il bardo
con la sua cetra in mano.
sull’acquea via disegnata
sulle onde, da un raggio
d’argentea luna,
un ultimo accordo,
trae dalle sue corde, si volge
in un rapido inchino
e dispare sull’increspar
del vento, pioggia di spume.
Elisabetta Bagli
La stazione
Tremi, scrivi,
ti muovi, pensi.
Guardi l’orologio,
sudi.
Arriva il treno.
La vedi. Scende,
Rossa e nera
capelli al vento
tacchi a spillo,
gonna impertinente,
labbra da esplorare
È lei. Sì, sono io.
Un lampo, un bacio,
passione negli occhi,
nei corpi vividi.
L’attesa è svanita.
Ancora un bacio,
un altro ancora.
Mani ansanti,
intrecciate come fili
di perle di fuoco
ardono nel desiderio
che ci consumerà
una sola volta,
nel nostro eterno segreto.
Andrea Leonelli
Giace il tempo
mastico
macinando parole coi denti
penso
sperando d’accelerare il tempo
che immobile giace
sulle lancette dell’orologio
sui calendari fermi
su uccelli fermi in volo
su piogge paralizzate
e fiumi immobili
attendi
dentro te
in compagnia
di incognite
Elisabetta Bagli
Vago sola (versione spagnola)
Vago sola por la noche oscura,
mis piernas andan sin meta
por tu sendero en la espera
de tu mirada, de tus brazos
entrelazados a lo míos
de tus labios rojos,
islas donde perderme
y sentir que el mar
que me llega de ti es la vida
que siempre soñé.
Quiero verte otra vez,
quiero estar entre tus pliegues
y gozar de tu eterno amor.
Te esperaré aunque no llegues
aunque sepas que no eres mío.
Andrea Leonelli
Granelli di tempo
vorrei capire le mie attese
le vite spese
il tempo andato
vorrei capire i luoghi
in cui sono stato
seduto o in piedi
a sentire gli attimi
scivolarmi addosso
quei granelli di tempo
versati al vento
nella piana delle clessidre
vicino a piazza Meridiana
guardavo e aspettavo
non so cosa
poi arrivava
come fulmine
come l’albero solitario
la fine dell’attesa
l’ultima goccia della flebo
e tutte le lacrime versate
s’asciugavano all’istante
quanto tempo scambiato
per un istante di felicità
Andrea Leonelli
Tremori
è come cadere
in attesa di un appiglio
spazi infiniti
fino alla caduta
fino all’arrivo
di un suono che sveglia
dell’armonia di una voce
tremori
domande
senza sapere quando
sarai colto dalla fine
e ti troverai li
nella casa e nel calore
o nel gelo polare
di distese
di sconfinati spazi vuoti
e niente a indicare la via
accorcia l’attesa
non luoghi interiori
lontani dalla piana realtà
di un momento
ignoto
di gioia o dolore
Elisabetta Bagli
Vago sola (versione italiana)
Vago sola nella notte oscura,
le mie gambe senza meta
camminano per il tuo sentiero
nell’attesa del tuo sguardo,
delle tue braccia intrecciate alle mie,
delle tue labbra rosse
isole sulle quali perdermi
e sentire che il mare che mi viene da te
è la vita che ho sempre sognato.
Voglio vederti ancora,
voglio rimanere tra le tue pieghe
e godere del tuo amore eterno.
Ti aspetterò anche se non arriverai,
anche se già so che non sei mio.
Anna Cibotti
Vai
Che lunga l’attesa
d’amore pretesa
di fama contesa
in fila alla spesa
di qualche sorpresa
d’inutile intesa
del parroco in chiesa
dei prezzi in discesa
E quanti lamenti
siam tutti scontenti
di viver tormenti
Che fare altrimenti
se non espedienti.
Ma mai aspettare
continua ad andare
e non ti fermare.
Datti da fare!
Marina Isceri
Il mio cuore (dialetto)
E’ comm ‘a na creatur
vò pazzià
s’annasconne dint ‘o scure
pe paur ‘e se scetà
nun vo vedè
nun vo sentì
e nun vo parlà,
sta in piett ‘a mmè
addò chiù nisciune po trasì
e so po piglià.
Core mie carnale e doce
respir ancor
ma nun ten chiu voce
‘e vuless cullà
astregnerlo ‘a mmè
ma nun sacce che fa
pe farle scetà
‘e turnà ‘a vedè
ca l’ammore è accussì
nun ten ‘o pensiero
‘e t’avvisà,
che come nasce po muri
te mparà sule ‘a t’aizzà.
Vincenti e recensioni
di Elisabetta Bagli
La poesía “Vivo per te” di Kenia Cedeno è un canto alla vita che diventa nostalgia dei ricordi, quei ricordi che le affiorano alla mente pensando al suo Paese d’origine. Lo personifica come se fosse il suo amante, il suo uomo che la fa vibrare “nell’attesa del suo amore”, un amore che la rende impaziente di esprimere i suoi sogni attraverso i versi delle sue poesie. E’ una ninna nanna (“nana”) dolce e delicata che si snoda su un battito d’ali di farfalle. Complimenti a Kenia per la sua splendida musicalità.
La poesia “Qui” di Cristina Parente cattura l’immagine come se i suoi versi fossero tanti fotogrammi scaturiti da scatti fotografici a repetizione, uno dietro l’altro. E’ una poesia molto forte e sensuale, di estremo impatto visivo nella quale la sacralità dell’atto dell’attesa è sugellata da momenti di vita quotdiana quali la lettura di un libro aperto sulle gambe accavallate, il rosso dello smalto e quell’apertura del vicolo al mistero infinito che è l’amore e il sesso. Bravissima Cristina per aver colto con essenzialità e vivacità le immagini della sua anima e averle trasposte in versi per noi.
1 Comment
Kenia Asero
Settembre 25, 2012 at 2:57 amSONO VERAMENTE COMMOSSA E ORORATA GRAZIE A TUTTI PER ESSERE PARTE IMPORTANTE DELLE MIE POESIE, OGNI UNO DI VOI FA PARTE DEL MIO PENSIERO DELLA MIA VOGLIADI SCRIVERE, CON I VOSTRI COMENTI IL VOSTRO AFFETTO.